Annunciazione Fiorentina - Mal'akh (con Vega)
Firenze
Gennaio 2020 Grande Muralismo
"Mal'akh", parola ebraica che significa messaggero,
è l'origine del termine greco "Aggelos", poi latinizzato in "Angelus".
L'angelo è, nelle civiltà mesopotamiche, il "Sukkal" inviato del dio, o il "Lamassu",
mostro alato a cinque zampe protettore degli uomini; nella cultura classica diventa "Hermes",
messaggero degli dei, nello Zoroastrismo dell'Asia centrale è il "Fravašhi", custode dell'anima.
Quando giunge nella Bibbia ebraica ha già 10.000 anni di storia alle spalle in cui ha affascinato,
impaurito e meravigliato uomini e donne da Oriente a Occidente. Nel Rinascimento toscano la pittura
conferma l'invenzione delle ali sulle spalle degli angeli, da Beato Angelico a Leonardo, da Simone Martini
a Beccafumi. Per tale motivo ha un certo significato dipingere un Annunciazione proprio a Firenze, in un chiostro del cinquecento alla maniera spaziale classica, tra due arcate e una colonna.
Questa trasposizione utilizza un tema antico e familiare per rinnovarlo nascondendovi un vento differente,
uno stile nuovo, un’apparizione aliena.
Lorenzo Zambini
Gabriele Masi
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